Il termine masseria deriva dal latino massa, che significa “insieme di beni” o “proprietà fondiaria” ed è connesso al periodo del latifondismo. Questi complessi rurali coniugavano le esigenze residenziali con quelle produttive del lavoro agricolo: un modello di sviluppo sostenibile.
In origine la masseria era denominata FABBRIZZIE, dal latino faber, per indicare un luogo di “fabbricanti”. Per oltre mezzo secolo, tra queste imponenti mura di pietra, la vita agreste ha scandito il suo lento e armonioso ritmo.
Dopo lunghi decenni di totale abbandono, l’imprenditore Luigi colse l’energia della masseria e acquistò quel rudere. Grazie al suo ingegno e lungimiranza convertì gli spazi che appartenevano a quella vita bucolica ormai persa in 30 semplici camere.
La rinascita della masseria avviene dopo un lungo periodo di ristrutturazione dei quattro corpi di fabbrica per una superficie di quasi 1.500 mq. Un nuovo inizio, che diede lo slancio al recupero dello straordinario patrimonio rurale pugliese.
La masseria oggi è nelle mani della seconda generazione, che con dedizione e cura dei dettagli si occupano di valorizzarla e coccolare chi vi soggiorna. La realizzazione della piscina rappresenta il primo passo verso una nuova visione di ospitalità.